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KSCERATO e FURIA: Vendetta a Londra o il loro primo grande trionfo?

Notizie
set 06
15 visualizzazioni 4 minuti di lettura

La BLAST Open London 2025 si sta trasformando per FURIA in una storia che va ben oltre il semplice tabellone del torneo. È l’occasione per rompere le narrazioni del passato, riscrivere la propria storia e dimostrare finalmente che la squadra brasiliana non è più soltanto un team che “può sorprendere”, ma una vera e propria candidata al titolo. Il volto simbolico di questa trasformazione è Kaike “KSCERATO” Cerato, che ha dichiarato, prima dei playoff, di voler affrontare Vitality in finale — la stessa Vitality che aveva infranto i sogni di FURIA sei anni fa nella finale della ECS, nella stessa arena londinese.

Dal caos alla struttura

FURIA è sempre stata associata a un’aggressività senza compromessi, a decisioni rischiose e a tentativi imprevedibili di imporre un ritmo caotico agli avversari. Eppure questo stile, che li aveva resi entusiasmanti da guardare, è diventato anche la loro maledizione: instabilità, incapacità di chiudere le serie e mancanza di struttura hanno impedito alla squadra di alzare trofei.

I cambiamenti sono arrivati nella scorsa stagione. Gli arrivi di YEKINDAR e molodoy sono stati la scintilla che a FURIA mancava da tempo. Il primo ha portato una visione europea del gioco, la capacità di frenare un’aggressività eccessiva e l’istinto di rimodellare un round in tempo reale. Il secondo è diventato una nuova stella offensiva, assumendosi senza paura le responsabilità nei momenti chiave e facendo la differenza. Insieme, hanno cambiato il DNA di FURIA, trasformandola in un’unità più disciplinata, organizzata e compatta.

KSCERATO: la voce della fiducia

Per KSCERATO, questa trasformazione non è solo un altro tentativo. È qualcosa di personale. È il cuore di FURIA da sei anni, testimone di ogni ascesa e caduta. Ora, per la prima volta, parla della squadra in termini che suonano come una dichiarazione di prontezza per grandi vittorie:

Quando giochiamo, mi ricorda la Vitality durante la loro striscia di vittorie. Vincevano round che non avrebbero dovuto, ma tutta la squadra era determinante. E ora abbiamo la stessa cosa — capiamo il gioco e comunichiamo molto bene.

Queste parole dicono molto. FURIA non si affida più solo a lampi individuali di genialità. Oggi è una squadra capace di mettere pressione, adattarsi e vincere grazie al lavoro collettivo. Ed è proprio questo che li rende pericolosi a Londra.

Londra come simbolo

La Wembley Arena ha già un significato speciale per FURIA. Nel 2019, persero lì la finale della ECS contro Vitality — un momento che rimane uno dei più dolorosi della carriera di KSCERATO. Ora sembra quasi che la storia stessa gli stia offrendo la possibilità di vendicarsi: lo stesso torneo, la stessa arena, persino lo stesso hotel.

Voglio giocare contro Vitality in finale perché sei anni fa abbiamo perso contro di loro qui a Londra. Sarebbe una vendetta — stesso luogo, stesse condizioni, dice KSCERATO.

Questa trama non potrebbe essere scritta meglio: da un lato Vitality, che vuole riaffermare il proprio status di superteam moderno; dall’altro FURIA, con l’opportunità di chiudere finalmente il capitolo del dolore e del fallimento esattamente nel luogo dove tutto ebbe inizio.

La forza della nuova generazione

L’impatto dei giocatori più giovani non può essere ignorato. Molodoy, che molti all’inizio vedevano solo come “un AWPer talentuoso della CIS”, è diventato una delle rivelazioni dell’anno. Le sue prestazioni non sembrano affatto casuali: trova costantemente impatto, rimanendo umile e aperto alla crescita. KSCERATO lo definisce persino un potenziale “GOAT”, e non è solo un complimento — è il riconoscimento di quanto perfettamente si sia inserito nel sistema.

E YEKINDAR? Il suo ruolo va ben oltre le kill individuali. È la mente nei momenti cruciali, colui che sa dire: «Fermiamoci, cambiamo piano.» La sua presenza rende FURIA meno emotiva e più strategica — un netto contrasto con i roster precedenti con chelo o arT.

La nostra opinione

Oggi FURIA è una squadra alla soglia di qualcosa di storico. Il loro percorso fino a Londra ha già dimostrato che le vittorie contro Spirit e MOUZ nei gironi non sono state casuali, ma il risultato di un lavoro sistematico. Sono saliti fino al quinto posto del ranking mondiale, hanno raggiunto le semifinali e ora hanno una reale possibilità di conquistare il primo grande trofeo della storia dell’organizzazione.

Ma soprattutto, questa storia va oltre le statistiche. Si tratta di una vendetta per il 2019, di un ritorno simbolico a Wembley e di un momento che potrebbe definire il resto della carriera di KSCERATO, elevando al contempo FURIA a un nuovo livello. Se davvero dovessero affrontare Vitality in finale, non sarà soltanto una partita per il trofeo. Sarà una battaglia per la storia.

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